Intelligenza Artificiale nelle PMI: da timori a opportunità concrete
- Raffaele Contino
- 3 apr
- Tempo di lettura: 6 min

L'Intelligenza Artificiale (AI) è sulla bocca di tutti. Se ne parla come della prossima rivoluzione industriale, capace di trasformare radicalmente il modo in cui lavoriamo e viviamo.
Ma cosa significa tutto questo per le piccole e medie imprese (PMI)?
Molti imprenditori e amministratori delegati percepiscono che l'AI diventerà essenziale per la competitività, ma si sentono spaesati, incerti su come muovere i primi passi in modo efficace ed economicamente sostenibile.
E questa difficoltà in effetti si riflette sui numeri che evidenziano una differenza significativa tra grandi imprese e PMI nell’adozione dell’AI: appena il 7,7% delle PMI utilizza queste tecnologie contro il 32,5% delle grandi imprese (fonte: AI4business.com).
Segno che spesso nelle PMI mancano le competenze e spesso ancora i livelli minimi di digitalizzazione necessari ad avviare progetti semplici o complessi di implementazione dell’AI.
Questo articolo ha l’obiettivo di aiutarti a fare chiarezza sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle PMI, sfatare alcuni miti e fornire spunti pratici sulla base di quello che stanno facendo realmente le aziende.
Il contesto attuale e le sfide delle PMI
Le PMI, specialmente quelle industriali (manifattura, distribuzione B2B, B2B2C), si trovano in una fase di transizione.
Da un lato, c'è la consapevolezza che l'AI stia già influenzando il mercato e che ignorarla potrebbe significare rimanere indietro. Dall'altro, ci sono timori legati alla complessità, ai costi e alla difficoltà di integrare l'AI nella cultura e nei processi aziendali.
Molti hanno iniziato a utilizzare l'AI generativa (ChatGPT, Gemini, Claude, etc.) per compiti semplici, e i loro collaboratori fanno altrettanto autonomamente. Questo spesso solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei dati e sulla necessità di definire norme interne.
In qualche caso più raro, alcune PMI hanno iniziato a utilizzare l’AI per applicazioni specifiche (Narrow AI), usando tecnologie già sviluppate con successo da tempo, oppure sfruttando la cosiddetta tecnologia RAG (Retrieval-Augmented Generation) che estende le capacità già avanzate dell’AI generativa a domini specifici o alla knowledge base interna di un'organizzazione.
Il problema principale però, per la maggior parte delle aziende, è la mancanza di una visione chiara e di un piano d'azione concreto. Molto spesso, infatti, le PMI si sentono "spaesate" rispetto ai primi passi da compiere, sia a livello pratico (quali progetti avviare), sia su quello organizzativo (come strutturare l'implementazione dell'AI).
Sfatare i miti e abbracciare le opportunità
È importante sfatare alcuni miti comuni sull'AI: non è una bacchetta magica che risolve tutti i problemi, né è riservata solo alle grandi aziende con budget illimitati.
Anzi: l'intelligenza artificiale nelle PMI può essere applicata in modo efficace con risultati tangibili e investimenti contenuti, rendendo potenzialmente sempre più accessibile per loro mercati prima inaccessibili.
Il primo passo è capire che l'AI non deve essere vista come un sostituto del lavoro umano, ma come uno strumento per potenziarlo (ne abbiamo parlato anche in questo podcast con Antonio Fin e Giuseppe Zangari). Può soprattutto automatizzare compiti ripetitivi, analizzare grandi quantità di dati, fornire insight preziosi e migliorare l'efficienza dei processi.
Un'opportunità che ritengo decisiva per le PMI è quella di utilizzare l'AI per sistematizzare i propri processi interni e di interazione con clienti e fornitori. Molte PMI, infatti, hanno processi poco chiari e macchinosi, che causano problemi e incomprensioni: l'AI offre l’opportunità per ripensare questi processi eliminando il superfluo e automatizzando le fasi a minore valore aggiunto.
Attenzione però a non applicare l’AI a processi disfunzionali: significherebbe soltanto amplificare i problemi esistenti!
Passi pratici per l'implementazione dell'intelligenza artificiale nelle PMI
Per trasformare la teoria in pratica, le PMI devono seguire un approccio strutturato, altrimenti il rischio sarebbe quello di partire con tanto entusiasmo, ma ritrovarsi poi sei mesi dopo con pochissimo progress e tanta frustrazione.
Ecco i passi pratici che potresti seguire, affiancati da qualche esempio che spero ti aiuti a calarli nella tua realtà:
Mappa i processi aziendali ad alto livello
Per evitare di sentirti sopraffatto, inizia con una visione d'insieme. Identifica i principali processi aziendali (come la gestione degli ordini, la produzione, la logistica, il servizio clienti e il marketing) e seleziona uno o due processi chiave, principale fonte di vantaggio competitivo nel tuo modello di business o nel tuo settore.
Per una PMI manifatturiera che opera come terzista, ad esempio, potrebbe essere la gestione della produzione, mentre per una società di distribuzione B2B potrebbe essere la gestione delle attività post-order.
Individua quanti più potenziali progetti pilota possibili
All'interno di questi processi chiave, cerca aree specifiche dove l'AI può fare la differenza.
Per esempio, nel processo di "gestione della produzione" di un'azienda manifatturiera, un progetto pilota potrebbe essere l'implementazione di un sistema di manutenzione predittiva basato sull'AI. Questo sistema utilizzerebbe sensori e dati storici per prevedere quando una macchina avrà bisogno di manutenzione, riducendo i tempi di inattività e i costi.
Nel processo di "gestione delle attività post-order" di un distributore B2B, un progetto pilota potrebbe essere l'implementazione di un chatbot basato sull'AI per rispondere alle domande frequenti dei clienti e automatizzare il processo di presa in carico degli ordini ricorrenti.
Prioritizza i progetti e avvia 1 o 2 progetti pilota
Non tutti i progetti sono uguali. Utilizza una matrice sforzo/impatto per valutare ogni progetto pilota: ti può aiutare a evitare l'impasse di non sapere da che parte incominciare. I progetti a maggior impatto dovrebbero essere prioritizzati in base allo sforzo richiesto e avviati uno per uno. Dopo ogni implementazione, è buona cosa rivalutare i potenziali progetti per verificare se sono emerse nuove opportunità o il contesto è cambiato.
Per esempio, il progetto di manutenzione predittiva potrebbe avere un alto beneficio (riduzione dei costi, aumento dell'efficienza) ma anche un alto sforzo (installazione di sensori, integrazione con i sistemi esistenti). Il progetto del chatbot potrebbe avere un beneficio medio (migliore servizio clienti, automazione) ma uno sforzo basso (implementazione di una piattaforma chatbot esistente).
Iniziare con i progetti che richiedono uno sforzo basso a fronte di un impatto visibile è un’ottimo modo per creare interesse ed eccitazione nei confronti di questi cambiamenti, che spesso incontrano resistenze nelle persone.
Crea un comitato "Processi e AI"
Questo comitato dovrebbe includere persone chiave provenienti da diversi dipartimenti e dovrebbe incontrarsi regolarmente (per esempio mensilmente) per discutere in modo strutturato quanto fatto nelle ultime settimane e i prossimi passi.
Per esempio, in una PMI manifatturiera, il comitato potrebbe includere il responsabile della produzione, il responsabile IT, il responsabile vendite e un consulente esterno esperto di AI. Questo gruppo si riunirà regolarmente per discutere i progetti, definire le priorità e monitorare i progressi. È fondamentale nominare un responsabile del comitato che avrà la responsabilità di gestirne il funzionamento e prendere le decisioni quando non ci sarà accordo completo all’interno del gruppo di lavoro.
Nomina un Project Manager per ogni progetto pilota
Questa persona sarà responsabile di garantire che il singolo progetto venga completato nei tempi e nel budget previsti.
Per esempio, il responsabile IT potrebbe essere nominato Project Manager per il progetto del chatbot, mentre il responsabile della produzione potrebbe essere nominato Project Manager per il progetto di manutenzione predittiva.
Coinvolgi esperti di AI
Se non hai competenze interne, non esitare a cercare aiuto esterno. L’intelligenza artificiale è una disciplina complessa e in rapidissima evoluzione, pertanto avere a disposizione una prospettiva esperta può fare la differenza.
Potresti assumere un consulente specializzato in AI per aiutarti a definire la strategia, scegliere le tecnologie giuste e implementare i progetti. Oppure, potresti collaborare con una startup specializzata in soluzioni AI per il tuo settore.
In ogni caso, il processo di selezione dovrebbe essere molto selettivo, esattamente come se si dovesse trovare il più importante dei collaboratori.
Forma il personale
L'AI è uno strumento, ma le persone sono quelle che lo utilizzano. Offri corsi di formazione e workshop per aumentare la consapevolezza e le competenze delle persone.
Potresti organizzare un workshop introduttivo sull'intelligenza artificiale nelle PMI per tutti i dipendenti, seguito da corsi più specifici per i team che lavoreranno direttamente con le nuove tecnologie.
Potresti anche creare un programma di mentorship in cui i dipendenti più esperti di AI aiutino gli altri a imparare.
Se pensi che poi le persone potrebbero rivendersi queste competenze all’esterno, probabilmente avrai ragione… ma l’alternativa sarebbe rimanere al palo mentre gli altri inizieranno a posizionarsi prima di te!
Intelligenza artificiale nelle PMI: spunti e riflessioni
Saremo tutti d'accordo, giunti fino a qui, che l'AI non è più una tecnologia futuristica, ma una realtà concreta che può portare grandi benefici alle PMI. Invece di farsi sopraffare dai timori, è importante abbracciarne le opportunità e iniziare a sperimentare.
I principali spunti per una prima riflessione si possono riassumere così:
L'intelligenza artificiale nelle PMI può migliorare l'efficienza, l'analisi dei dati e l'interazione con clienti e fornitori
È fondamentale sistematizzare i processi aziendali prima di applicare l'AI
Iniziare con progetti pilota e creare un comitato dedicato sono passi decisivi.
Due azioni concrete da fare all’inizio:
Mappa i processi aziendali e individua le aree in cui l'AI potrebbe fare la differenza.
Organizza un incontro con le persone chiave dell'azienda per discutere le opportunità e i primi passi da compiere.
L'AI è un viaggio, non una destinazione. Inizia subito a esplorare le sue potenzialità e a trasformare la tua PMI in un'azienda più efficiente, innovativa e competitiva.
Altrimenti qualcuno lo farà prima di te e tra 10 o anche 5 anni… la tua azienda potrebbe non essere più dove si trova adesso.
Spero che questo articolo ti sia stato utile. Per approfondimenti o per un commento non esitare a scrivermi a raffaele@hikeupceoroundtable.com.